Destresya ed i suoi tre assistenti si ritrovarono in quella stanza molto ampia della torre.
“Io ti immagino qui come una fata...” disse Swan “... tipo quella delle favole... una creatura fiabesca e bellissima... uno spettacolo in cui mostrare la forza magica della natura...”
“Ossia?” Confuso Best.
“Lascia perdere.” Sarcastico Yanox.
“Ti piace la mia idea, Destresya?” Chiese Swan.
Altea senza timore si affacciò nel salotto, dove Iasefol era tutto preso dai suoi esperimenti.
La ragazza vide così cosa contenevano i suoi bagagli, visto lo scienziato aveva svuotato ogni valigia ed ogni baule.
Così sui tavoli, sui mobili e sui tavolini si potevano vedere bottiglie piccole e panciute piene di polverine, bottiglie piccole e sottili contenenti liquidi colorati e trasparenti, bottiglie lunghe e bottiglie piccole, dal collo lungo e larghe, dal collo sottile e tozzo.
Neanche una farmacia poteva avere una simile raccolta di sostanze, di polveri e liquidi di ogni tipo.
Era uno spettacolo affascinante.
“Sono sicuro che appena cominceranno le registrazioni tutto tornerà alla normalità.” Disse Sertano a Gwen. “Io e Dacey cominciamo ad andare. Ci vediamo allo studio 78.” E con la ragazza andarono via, arrivando allo studio dove ormai mancava poco per le registrazioni.
Su un monitor scorrevano le prime immagini di quella che sembrava essere una possibile locandina dello spettacolo, dove Faust, tra Margherita e Mefistofele era in bilico tra la conoscenza infinita e la perdizione eterna, tra il Cielo Salvifico e gli Inferi dannati.
Intanto, mentre finivano la colazione, Gwen e Chef videro arrivare Set.
“Le telecamere lo hanno beccato...” questi “... quell'idiota di cronista si è nascosto in un sarcofago paleocristiano...” scuotendo il capo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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