Ero troppo allibita per ribattere all'inserviente.
Ma veramente?
Questo si permetteva di rivolgersi in quel modo a me?
"Ma io lo licenzierei in tronco uno che si comporta in quel modo con me!" portando una mano al petto, sconvolta.
Ascoltai le parole dei ragazzi e sorrisi.
Eh, i miei assistenti, ogni mio numero dipendeva da loro, dopotutto, non sapevo che avrei fatto senza di loro.
Ogni illusionista che si rispetti ha delle bellissime assistenti, ovvio, l'arma segreta, l'esca, il fattore distrazione, ma sinceramente di circondarmi di altre donne non avevo molta voglia.
Preferivo di gran lunga quelle tre meraviglie, che rubavo perennemente al resto del mondo, perchè volevo tutti per me.
Sfruttare tutta quella carica erotica che trasmettevano a milioni di donne in mondovisione fluiva in me donandomi energia e forza senza pari.
E poi amavo mettere quel tocco piccante e proibito nei miei spettacoli... oh si!
"Fatemi capire, quindi non c'è nessuno che sappia dirci come ci dobbiamo organizzare per il nostro spettacolo?" scocciata, scuotendo la testa.
"Cosa dite allora di fare un giro nel castello, splendori miei?" sorrisi, incuriosita "Sento che nasconde misteri ben più grandi di quanto non ci venga detto..." con voce eterea, mistica, mentre osservo i corridoi e le scale imponenti.
"Venite con me.." facendo cenno ai tre di seguirmi su per una scalinata sinistra.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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