Il vecchio inserviente, evidentemente all'oscuro di quanto era accaduto nella galleria, sgranò gli occhi e restò interdetto a quelle parole di Gwen.
La ragazza allora andò via e tornò di sotto, nella galleria.
Qui stavano portando via il cadavere del povero custode.
Intanto gli uomini della sicurezza erano già all'opera: alcuni cercavano l'assassino nel castello, altri invece analizzavano i filmati delle telecamere.
Set annuì a Dacey e con lei salirono al piano superiore, accompagnandola così fino alla sua camera.
Era notte fonda e forse per la suggestione, ma il castello appariva avvolto da un'atmosfera cupa, sinistra, come se le ombre dietro ad ogni angolo fossero sul punto di animarsi e di assumere l'aspetto dei nostri peggiori incubi.
Arrivati nel corridoio che conduceva alla camera della ragazza, Dacey cominciò ad avvertire una musica.
Sembrava giungere da qualche porta chiusa, o forse attraverso una delle pareti.
Set continuava a camminare tranquillamente, senza accennare a quella musica.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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