Guisgard correva nel bosco, col fucile in mano, sperando che la bestia mollasse gli altri e lo inseguisse.
Perchè avrebbe dovuto farlo?
Erano prede facili gli altri, mentre lui era sano ed armato.
Ma Guisgard aveva compreso la verità.
Qualunque cosa fosse, quella creatura era un predatore.
Era lì per cacciare.
Ed un cacciatore insegue sempre la preda più indomita.
Guisgard correva sperando che il suo istinto non avesse sbagliato.
Destresya però non era rimasta con gli altri, ma lo aveva seguito, correndo dietro di lui.
“Corri...” disse alla ragazza “... corri e non fermarti... qualunque cosa sia non si fermerà...”
Ma mentre il cacciatore di demoni correva il terreno gli mancò sotto i piedi e rotolò lungo un dosso, fino a ritrovarsi in una palude.
Destresya lo vide così scivolare via, fino alla palude.
Ma Guisgard non era solo.
Tra i rami apparve la creatura, materializzandosi come dal nulla.
L'aveva seguito.
Ma ora Guisgard era intrappolato nel fango ed aveva smarrito il fucile.