Erano nudi, eccitati, sudati, uniti.
Dacey su quel tavolo, sussultando per l'ardore e la mascolinità di Cales che affondava dentro di lei in modo vigoroso, tenendola per i seni e poi cercando le sue mani.
Senza smettere quella danza, quell'impeto, le loto dita si intrecciarono, tra i gemiti e le urla di piacere.
Avevano dimenticato tutto e tutti, godendo l'uno dell'altra, senza curarsi di poter essere scoperti.
Il garbato naturalista del duca era così diverso.
Era una furia, muovendosi contro Dacey, spingendola contro quella tavola che scricchiolava sotto il loro ardore.
Si chinò su di lei, cercando prima i sue seni, poi le sue labbra.
La guardò negli occhi.
Lei poteva vedere il fondo di quello sguardo, ogni suo segreto e desiderio.
Poteva vedere se stessa negli occhi di lui.
E così, insieme, raggiunsero il piacere più folle ed intenso, venendo da esso travolti.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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