"Si, ho sentito..." disse Elv a Gwen "... aspetta qui con Therese..." e scese anche lui dalla carrozza, raggiungendo il giardiniere che parlava con quella gente.
"Che significa?" Fissando tutti loro Elv. "Che storie sono queste? La bestia è stata uccisa e portata in città."
"Non è vero." Uno di quegli uomini. "Non è la vera bestia. Quella vera la stiamo andando a prendere noi."
"Si!" Tutti gli altri.
"E chi sarebbe?" Elv.
"Un uomo." Rivelò un altro di quelli. "Un pazzo."
E tutti annuirono.
Hiss annuì a Destresya, poi si congedò dal chierico e da tutti loro.
Anche Ruspon e Justine andarono via,lasciando Destresya sola con il presbitero.
"Posso sapere" disse lui a Destresya "come mai della vostra presenza qui? Vedete, non è un luogo adatto a donne come voi questo. Ho saputo del vostro arrivo e di cosa vi occupate, madama." Fissandola.
“Si, hai ragione...” disse Cales a Dacey, anche lui abbandonando il tono formale fra loro due “... andiamo via...” guardandosi intorno “... andiamocene...”
Spronarono i cavalli e galopparono via, di corsa fino al vicino villaggio intravisto in precedenza.
Subito Cales volle fermarsi in una locanda per ordinare da bere.
“Un liquore...” al locandiere “... il più forte che avete...”
“Sembra abbiate visto un fantasma!” Esclamò il taverniere, per poi servire da bere a lui e a Dacey.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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