Il sogno continuava...
Gwen vide El nudo fra gli alberi.
Si aggirava come fosse un animale, quasi curvo, sospettoso, con uno strano sguardo.
Si accorse di Therese che raccoglieva i fiori.
Restò a guardarla, poi piano cominciò ad avvicinarsi.
E quando le fu vicino lanciò un grido assurdo e le saltò addosso.
“Temo ricaveremo ben poco da altre persone...” disse Cales a Dacey “... sono storie e leggende che si tramandano da tempo a quanto pare e che probabilmente la superstizione e l'ignoranza hanno ingigantito... mi piace la vostra proposta di cercare annali o archivi... ma dove? Possibile che nei registri di Sant'Agata di Gotya non vi sia traccia di nulla? Eppure li ho controllati e sono molto antichi... senza dimenticare che anche i resoconti presenti nelle cronache di Capomazda non fanno menzione di simili fatti...” perplesso “... temo siamo finiti solo in mezzo a vecchie superstizioni...” finendo di bere il suo latte.
Ad un tratto Dacey notò fuori dalla finestra il vecchio mendicante, quello incontrato la sera prima.
“Justine ha fatto tutto di nascosto, per evitare che Ruspon sapesse della vittima.” Disse Hiss ad Altea. “Neanche noi voleva tra i piedi. Non so, ma credo ci sia competizione fra loro due, magari a chi prima uccide la bestia.”
Poi Altea si mise a suonare un fischietto, come fosse un richiamo.
Molti uccelli volarono via dagli alberi.
Ad un tratto i due udirono dei rumori nella vegetazione.
Qualcosa si muoveva fra i cespugli.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|