Mi guardò, poi mi baciò.
Un'oasi fresca e ristoratrice in mezzo a quell'Averno di problemi, rischi, vittime, incomprensioni, odio.
Era lui la mia oasi.
Lo era il suo bacio profondo, rassicurante, inebriante, caldo.
Che ricambiai con lo stesso trasporto.
Mi baciò di nuovo subito dopo, senza darmi il tempo di replicare.
Se De Goth non accettava che mi ospitasse, cosa avrebbe detto su questo?
Probabilmente ci avrebbe accoppati entrambi senza pensarci troppo su, ma ormai era tardi per rinunciare ad Elv, troppo, troppo tardi.