Poco dopo Gwen già dormiva, al sicuro e tranquilla fra le braccia di Elv.
Il giardino della magione era in fiore, odoroso di prato, con una lieve brezza ad accarezzare le arance mature sui rami.
Therese giocava correndo tra i cespugli fioriti, ridendo spensierata con le trecce al vento, sotto lo sguardo divertito e sereno di Gwen seduta all'ombra di un albero.
Arrivò De Goth, salutò lei e la piccola ed uscì, senza però chiudere il cancello.
La piccola giocando si avvicinò proprio al cancello aperto.
“Allontanati da lì, Therese...” disse Gwen “... vieni a giocare qui, dove posso vederti.”
La bambina però si mise a raccogliere i fiori da un cespuglio, senza badare alla raccomandazione della ragazza.
Allora qualcosa entrò dal cancello.
Un grosso lupo nero, simile a quello che aveva aggredito la carrozza.
Therese lo vide e restò paralizzata dalla paura.
Gwen corse da lei, ma l'animale fu più rapido.
Azzannò la bambina, mozzandole la testa con le zanne e facendola rotolare ai piedi di Gwen.
Lei si svegliò gridando, matita di sudore, col respiro rotto.
Tremava e impiegò qualche istante a capire che si era trattato solo di un incubo.
Era sul divano, ma Elv non c'era più.