Elv sospirò.
“Beh...” disse a Gwen “... sappi che non sono venuto qui per rubare... ma solo per riprendermi ciò che è mio... che mi è stato strappato con l'inganno... dunque riavrò ciò che è mio.” Deciso alla ragazza.
Gobbo sobbalzò e subito raggiunse il fenditoio.
“Si, proviene da qui...” disse a Dacey “... deve esserci un vano sotterraneo... forse delle segrete... ma come raggiungerle?” Tastando le pietre.
Allora prese la sua borsa e tirò fuori un piede di porco.
“Questo è utile per difendermi” mormorò “ma ora lo userò per spostare qualche pietra...” cominciò a togliere le pietre attorno al fenditoio, fino a formare un passaggio sufficiente per farli passare.
“Vado a dare un'occhiata...” fissando Dacey “... voi aspettate qui o venite con me?”
“Il fatto che le vostre città” disse Ernò ad Altea “siano state tramutate in rovine di sale potrebbe spiegarsi in modo scientifico...”
“Ossia?” Ismael.
“Una forte esplosione, causata magari da armi di vasta portata o comunque molto potenti possono calcificare e tramutare così la materia in sale.” Spiegò Ernò.
“Quanto potenti?” Fissandolo Ismael.
“Beh, di certo molto più dei normali cannoni...” rispose Ernò “... deve trattarsi di armi spaventosamente potenti... solamente altissimi gradi di calore possono mutare la materia in sale calcificandola...”
“Tu leggi troppi racconti, ragazzo mio...” il Borgomastro a suo nipote “... lavori troppo con la fantasia...” guardò Altea “... quanto al nostro re... si, è un Taddeo... ma non è giusto... il principe Icarius è sempre stato ambizioso ed egoista... ma salito poi al trono con titolo di re di Afragolignone lo è diventato ancora di più, come un tiranno...” fissando la rgina di Serenica.