“E' un bastardo.” Disse De Goth a Gwen. “Un perdigiorno, un pessimo individuo e può far del male a Therese.” Arrabbiato. “Io esigo che la bambina mai più incontri quell'uomo, mi sono spiegato? Altrimenti la riterrò responsabile e sarò costretto a buttarla fuori da qui, chiaro?”
Hiss guardò negli occhi Altea per un lunghissimo ed intenso istante.
“Tornerò...” disse “... se tu mi aspetterai... ti amo.”
Montò sul cavallo e galoppò via.
“Secondo me non ci arriverà a Sant'Agata di Gotya...” mormorò Gozil “... la bestia lo assalirà prima.” Ridendo.
“Cales sorrise a Dacey.
“Verissimo, madamigella.” Disse. “L'uomo è l'animale più complesso. L'unico che uccide anche se non ha fame.”
“Io trovo ridicolo tutto ciò.” Sbuffò Ruspon.
“Sua signoria l'Arciduca invece” replicò Cales “trova avvilente ed inaccettabile che in tutti questi mesi la gente in queste terre continui a morire in modo inumano senza che le autorità riescano a comprenderne il perchè.”
“Vedremo cosa saprete fare voi...” sibillino il presbitero.
“Potrei accedere subito agli archivi medici, eminenza?”
“Naturalmente.” Annuì il chierico. “Sono in questo palazzo, nella mia biblioteca privata. Dacey...” a sua nipote “... accompagna messer Cales a consultarli, per favore.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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