“Una ragazza non può certo ritenersi un'esperta.” Disse seccato Ruspon a Dacey.
“In verità...” intervenne Cales “... mi sembra di capire che siamo davanti ad un comportamento anomalo da parte dell'animale o degli animali che hanno compiuto queste stragi... dunque non esiste un vero e proprio esperto, in quanto non è possibile spiegare e prevedere come l'animale o gli animali in questione agiranno... ammesso si tratti di animali.”
“Cosa intendete dire?” Il presbitero.
“Magari l'autore è un uomo” rispose Cales “o gruppi di uomini. Non so, una banda.”
“Briganti?” Fissandolo Ruspon. “Dannati, giuro li sterminerò tutti come ho fatto con i lupi!”
“Calma, messere...” mormorò Cales “... ritengo che se davvero si trattasse di un uomo, allora non sarebbe certo un ladro o bandito...”
“Come diavolo fate ad escluderlo?” Seccato Ruspon.
“Perchè chi compie atrocità del genere sui suoi simili” spiegò Cales “può essere solo un pazzo furioso, un assassino seriale, ossia un maniaco...”
“Un pazzo che si comporta così?” Scettico Ruspon.
“La licantropia” rivelò Cales “è una patologia della psiche. Chi ne è affetto naturalmente non muta in un lupo mannaro, ma crede in effetti di esserlo e ciò lo rende molto pericoloso per gli altri, oltre che per se stesso.”
“Avete la testa piena di utopie!” Esclamò con disprezzo Ruspon.
Altea fece per andare via, ma la forte mano di Hiss la fermò.
“Io tornerò...” disse guardandola negli occhi “... e non dimentico chi amo..." e la strinse a sè "... dimmi che mi credi." Fissandola.