Gobbo sorrise e scosse la testa a quelle parole di Dacey, come mostrare il suo non essere d'accordo con il giudizio che lei aveva di se stessa.
Poco dopo si addormentò, mentre la ragazza restò sveglia, tra la scomodità di quel giaciglio, l'atmosfera non troppo ospitale di quel posto ed i dolorosi ricordi del suo villaggio.
Ad un tratto però, sotto di lei, cominciò a sentire dei rumori.
Come se ci fosse un ambiente sotterraneo e qualcuno vi fosse entrato.
“Si, la cometa Adelaide...” disse Ernò ad Altea “... qui tutti la stanno aspettando...” era però incuriosito sul loro incidente “... che significa siete stati accolti da una strana tormenta?” Fissandola. “Vi è accaduto qualcosa?”
“Si, siamo finiti proprio nel mezzo di un grosso temporale.” Ismael.
“Con che mezzo viaggiavate?”
“Una nave volante.” Rispose Ismael.
“Wow, ne ho viste solo sui libri...” Ernò “... ma una tempesta può far precipitare una nave simile? A me sembra strano...”
“E' troppo una settimana.” Disse Taddeon a Miss ed a Charterius. “Il Capo vuole si parta al massimo domani. Credo sia opportuno mettere da parte questo progetto.”
“Ma...” interdetto Charterius “... il mio genio?”
“Vi concentrerete su altro.” Taddeon. “Anche perchè siamo già abbastanza. Tre, più Miss. Credo sia un numero sufficiente.”
“Valle a capire le donne...” disse fischiettando il ladruncolo a Gwen “... cerchi di essere galante e loro sono ancor più acide...” scuotendo il capo “... su, andiamo... è ora...” indicando la strada davanti a loro.
Poco dopo raggiunsero il viale infondo al quale c'era il palazzo in cui il ladruncolo voleva riscuotere il suo debito.
“A breve i soldati andranno via e potremo cominciare...” mormorò.