Miss si fece avanti e si presentò a Taddeon.
Lui le sfiorò la mano con un lieve bacio.
“Incantato...” disse guardandola tutta “... mi avevano detto della vostra bellezza, ma pensavo fossero poco veritieri, visto il mistero sulla vostra identità... invece devo ammettere che mai ho veduto una donna più bella di voi, signora...” fissando ora i suoi occhi azzurri.
La trattava con profonda galanteria, come se fosse una gran dama, nonostante la giovanissima età di lei.
“Il Capo mi ha incaricato di unirmi a voi...” senza smettere di guardarla “... fungere da vostro luogotenente, Miss...”
Gwen ed il ladruncolo entrarono nella locanda, sedendosi ad uno dei tavoli liberi.
“Locandiere...” disse lui.
“Ancora tu!” Avvicinandosi il locandiere al loro tavolo. “Ti avevo detto di non farti più vedere, canaglia!”
“Calma calma...” lui “... dovresti trattare meglio i clienti, sai?”
“Tu non sei un cliente!”
“No?”
“I clienti pagano!”
Allora lui fece tintinnare una moneta sul tavolo.
“Portaci il vino buono, vecchio taccagno!”
“Vorrei chiederti da dove viene” mordendo la moneta il locandiere “ma eviterò. Vado a prendere il vino.” E si allontanò.
“Ecco fatto.” Lui facendo l'occhiolino a Gwen.
“Non lo so, altezza...” disse Ismael ad Altea “... io non mi intendo di profezie e credo poco negli oracoli... sono un uomo d'azione... ma ora non lasciatevi suggestionare... siamo finiti in una tempesta, maestà... non c'è nessun mostro... pra cercate di calmarvi.” Rassicurandola.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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