“Quanto sei pedante...” disse sbuffando lui.
I due ragazzi attraversarono il centro cittadino, fino a raggiungere, quando era ormai sera, un bel palazzo alla fine di un viale alberato.
“Eccoci arrivati.” Lui a Gwen. “Lì c'è il tipo in debito con me.”
Solo Altea ed Ismael potevano trovare posto nella scialuppa reale.
Chiusero la calotta ed accesero il motore.
La scialuppa fu schizzata fuori dalla nave che ormai precipitava inesorabilmente.
Un boato e quella si fracassò su alcune montagne, mentre la scialuppa picchiò violentemente sulle acqua di un lago, finendo la sua folle corsa fra alcuni alberi con e radici in acqua.
“Accidenti che botta...” disse un po' intontito Ismael “... altezza, state bene?” Ad Altea.
Charterius annuì a Miss, un po' mortificato dai modi spicci del suo capo.
La ragazza salì allora di sotto, per vedere chi avesse bussato.
I servi aprirono il portone e sulla soglia apparve un uomo dall'aspetto nobile, gli abiti tipici dell'aristocrazia guerriera, i modi cortesi ed eleganti.
Era bruno, dagli occhi azzurri e profondi, i lineamenti regolari e di bell'aspetto.
“Cerco Miss.” Disse ai servi. “Sono Don Taddeon Casanov, maestro d'amore e cavalleria.”