Gwen corse in camera sua, mentre il vecchio cameriere lasciava solo De Goth nel suo studio.
La ragazza si coricò, ma ciò che aveva sentito l'aveva turbata e forse spaventata.
La notte si prospettava cupa, lunga, inquieta.
Vi era un sinistro silenzio che giungeva da fuori, dal cuore del bosco.
L'ululato lontano di alcuni lupi squarciò quel vuoto silenzioso, come un lamento per la morte dei loro fratelli.
Alla fine, stanca, Gwen cadde addormentata.
Un lungo sonno senza sogni, fino al mattino seguente.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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