I tre giovani si sedettero subito al tavolo di Elyse, incoraggiati dagli sguardi e dal tono di voce della marchesa.
“Io sono Gobbes...” disse uno dei due bruni.
“Io Aegos, bella signora...” l'altro con i capelli scuri.
“Io invece sono Marf...” sorridendo il biondo.
“Cosa fate tutta sola in questo posto?” Aegos guardandola con insistenza.
Hiss guardò negli occhi Altea, smettendo di sfiorarle i capelli.
La sua mano scese allora sul volto di lei, in una dolce ma inebriante carezza.
“Allora baciami, ti prego...” disse piano, quasi come fosse un disperato bisogno di quel contatto, avvicinando le sue labbra a quelle della brigantessa.
Gwen scelse uno dei libri dalla biblioteca e si avviò nella sua camera.
Ma mentre attraversava il corridoio, passando davanti alla porta chiusa dello studio del tutore udì delle voci.
“Quel maledetto non deve più mettere piede qui...” disse adirato il tutore “... intesi?”
“Si, signore.” Rispose il cameriere anziano.
“Therese è piccola, lo dimenticherà presto.” Fece il tutore.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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