Non stavo più nella pelle. Ero così emozionata all'idea di uscire dalla mia terra che rimanere ferma e seria era diventato un compito troppo arduo.
Arrivati, poi, al fiume di fumo, mi sentì quasi male. Avevo sognato molte volte di oltrepassare quel fiume e ora, dopo anni passati a sognare, finalmente stava accadendo.
Chiusi gli occhi quando passammo il fiume ritrovandoci nel mondo degli uomini.
La vace di Gygaen mi diede conferma e piano lasciai che i primi a godere fossero i miei sensi.
La mia pelle cominciava a pizzicare, uno strano formicolio che recava in me una mandria di sensazioni piacevoli. Poi respirai l'aria, sentendone l'odore. Era... Fresco, come... Non trovo un paragone. Era un odore terribilmente buono. Poi l'udito. Iniziai ad ascoltare il suono di quel mondo, niente ruggiti... Niente strida di montagne solo... Uno strano fischiettio che avrei amato ascoltare ogni mattino. In fine, aprì gli occhi ed una vastità di colori mi si affacciarono davanti. Dovetti strofinarmeli per bene, sentendoli inumidirsi.
"Ma... Ma è bellissimo!" dissi sinceramente affascinata.