Quando l'alone magico si sciolse, subito sentì di essere diversa. Iniziai col guardarmi le zampe che, per gli umani, erano... Mani!
Le guardai a lungo. Niente squame, niente artigli! Con quelle stesse mani, iniziai a toccarmi e un brivido mi passò lungo tutta la schiena. Sentì il sorriso spuntarmi sul viso e prtai le "mani" all'altezza delle scapole dove, prima, spuntavano le mie possenti ali. Guardai l'acqua grigia e mi ci specchiai sentendomi io stessa affascinata.
La mia... Pelle, morbida e delicata, era rosea... Un colore così... Nuovo. E i miei occhi erano... Celesti? Sì... Erano proprio celesti. Come l'acqua cristalliano di un dipinto visto in uno dei miei libri.
Solo quella lunga chioma setosa era rimasta grigia come le mie squame. Rimasi ancora un po' a guardarmi e a toccarmi, conoscendo quel nuovo corpo e sentendo già di amarlo. Così mi alzai e uscì dalla palude, tornando al cascello.