Lys era pronta per uscire e cercare il suo stalliere.
Ma in quel momento lo specchio cominciò a luccicare.
Poi un volto emerse dai suoi riflessi.
“Lys...” disse una voce dallo specchio.
Si divisero e cominciarono a cercarlo.
Ma non trovarono nessuno.
Nikolaj sembrava essere svanito nel nulla.
I tre vampiri si ritrovarono nella sala al pianterreno.
“Forse sarà nei sotterranei...” disse Ivan a Gwen e ad Elv.
Ad un tratto dei rumori giunsero da fuori, seguiti da voci confuse.
Il crepuscolo stava per cedere il passo alla sera ed alle tenebre.
Altea era vicinissima a lui, con la mano sul suo petto e poi sul suo viso.
“Userò uno dei miei mantelli...” disse “... mi fingerò un mendicante oppure un finto monaco...” sorridendo nel guardarla “... anche se ora gli abiti monacali stonerebbero un po' su di me...” avvicinandosi alle sue labbra e catturandole con un caldo bacio, carico di passione e desiderio.
Come un'antica fata dei boschi, Dacey entrò nella capanna, sedendosi accanto a lupo, accarezzandone il pelo nero.
Gli occhi rossi del lupo erano su di lei, mentre la sera prese il posto del crepuscolo.
Le tenebre scesero sul bosco e da quel buio emerse una figura.
“Dacey, ti aspettavo...” disse il barone avvicinandosi.
Il lupo era sparito.
Minsk indossava un lungo abito scuro da nobile cacciatore, simile ad una divisa da parata, con una unga spada che pendeva dalla ricca cintura.
Prese la mano di lei e la fece alzare, per poi baciarla con passione e slancio, assaporandone ancora una volta le labbra e giocando con la sua lingua.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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