Elv sospirò, quasi per riprendere fiato.
Guardò Gwen ed annuì, per poi chinare il capo sul suo petto, appoggiandosi così a lei.
“Si, hai ragione tu...” disse “... dopotutto tu conosci questa vita da molto prima di me...” giocando con una troccia dei rossi capelli di lei “... ti amo, Gwen... ti amo da sempre... prima che tutto ciò cominciasse... e ti amerò anche quando tutto sarà finito... ogni volta, in mille, infinite storie differenti...”
La guardò negli occhi, poi le loro labbra si unirono, le lingue invasero le loro bocche, lascive, calde, avide.
Aegos la baciò.
Baciò Lys quasi con rabbia, disperatamente.
Poi le parole di lei.
“Si, mia signora...” disse lui con un sorriso irrispettoso, voglioso, lussurioso.
La spinse piano sul letto, facendola stendere con la schiena.
Le afferrò le gambe per le caviglie, facendole divaricare.
Allora le portò attorno ai suoi fianchi, sempre tenendo strette le sue caviglie.
Si avvicinò al suo bacino, chinandosi appena su di lei.
La guardò così negli occhi, penetrandola, violando piano quel corpo umido ed accogliente, ma anche la sua anima.
“Ahhhh...” gemette piano “... ohhhhh... Lys...” senza alzare lo sguardo da quello di lei “... ohhhh...” annuendo come volersi accertare che lei sentisse tutto, tutta quella passione fino in fondo.
Allora cominciò quella lunga cavalcata.
Travolgente, appagante, infaticabile.
Aegos la possedeva con una potenza, una virilità eccezionali, facendola sussultare sotto la spinta, la forza della sua passionalità.
La teneva ferma per le caviglie, sbattendola forte su quel letto, tra le lenzuola bagnate, facendola gridare senza ritegno, senza dignità.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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