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Vecchio 09-05-2018, 17.52.33   #1460
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Altea attraversò la porta diroccata nelle mura, ritrovandosi come in una sorta di mondo parallelo, fuori dal Tempo.
O forse era solo suggestione.
Davanti a lei apparve un grosso blocco di pietre nere, malfatto e ridotto ad un rudere.
Un tempo il palazzo doveva essere stato molto grande.
Era sola in quel luogo silenzioso, desolato ed inquietante.
Ad un tratto però, incredibilmente le parve di scorgere qualcosa.
Un bagliore da una delle finestre.
Era reale?



“Ben detto, capo.” Disse divertito Nikolaj a Gwen.
“Sei tu che comandi, dunque faremo come vuoi.” Ivan. “Dopotutto hai sempre avuto intuito e saggezza.” Sorridendo alla vampira.
“E non solo intuito e saggezza...” con tono malizioso Elv.



L'abito scendeva elegante ma anche provocante, in un intreccio di seta sospesa tra la meraviglia di un pallido verde e lo splendore di un delicato azzurro dai riflessi celesti.
Il colore della pelle di Dacey poi sembrava legarsi alla perfezione con quello sfarzo cromatico ed i suoi capelli neri come pendagli d'ebano scivolavano sulle spalle nude, lambendo quell'audace scollatura.
I gioielli erano preziosi, scintillanti, di un cangiante ed inebriante esotico, mostrando la ragazza simile a quelle principesse di terre moresche, dove la magia e l'incanto d'Oriente giocava con la bellezza antica descritta da sapienti poeti.
“Siete meravigliosa, madama.” Disse sinceramente ammirata Silvia.
Così la ragazza accompagnò Dacey verso la sala grande, dove si sarebbe tenuta la cena.
Quanto entrò nella sala tutti si voltarono a guardarla, rapiti dalla sua bellezza.
C'erano il Maresciallo, Fagianus ed alcuni soldati, oltre ai paggi, ai servi ed ai garzoni intenti a preparare le sedie attorno al lungo tavolo rettangolare.
Persino i musici quasi si interruppero nel vederla entrare.
“Sei incantevole, Dacey.” Il Maresciallo soddisfatto.
“Uno splendore, madama.” Fece Fagiuanus.
Mancava solo il barone.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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