Nikolaj annuì a Gwen, poi insieme cercarono di spostare i detriti.
“No, è inutile...” disse lui “... se proviamo a spostare anche solo una di queste pietre rischiamo di far crollare il resto delle rocce, magari vedendo venir giù le fondamenta della torre...” scuotendo la testa “... siamo intrappolati qui sotto...”
Il barone accennò un sorriso e baciò la mano di Dacey ancora una volta.
“Dovete pretendere sempre il massimo da chi vi sta davanti, madama...” disse “... siete una donna non comune... molte donne speciali sono state ignorate, non comprese e persino arse vive dall'ignoranza e dalla superstizione... siate fiera di ciò che siete... ed io sono onorato di potervi corteggiare... e lo farò non come barone, nobile o vostro signore... no, solo come uomo...”
Arrivò uno dei soldati.
“Mio signore...”
“Si?” Il barone.
“Il Maresciallo richiede la vostra presenza, signore.”
“Arrivò subito.” Annuì.
Salutò con un inchino Dacey e si allontanò col soldato.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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