Oh che cosa eccitante vederlo così tenero e impacciato.
Lo guardavo con gli occhi infuocati, sempre di più intensi, occhi che erano molto meno bravi dei suoi a mantenere quella commedia.
I miei occhi mostravano tutta la mia voglia, la mia lussuria, e l'eccitazione che mi dava vederlo così.
Loro non sapevano che stava fingendo, che si era abbassato a quel gioco per il mio capriccio, ma potevano intuire che stavo per ricompensarlo per quello.
"Solo se farai il bravo, Aegos!" lo rimbeccai, senza mai togliere lo sguardo dal suo.
Poi il taverniere ci mostrò la stanza e io lo guardai come avesse detto un'assurdità.
"E cosa me ne faccio del mio servo se è in un'altra stanza?" divertita.
"Aegos!" urlai di nuovo al mio bello stalliere, la commedia stava finendo volevo gustarmela fino in fondo "Su andiamo!" entrando della stanza e facendogli cenno di seguirmi.
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