Altea restò sul ramo dell'albero, mentre nella camera di Icarius arrivarono il taverniere, Fulminaccio e due dei suoi uomini.
Cercarono sotto il letto e poi nell'armadio, senza ovviamente trovare nulla.
Icarius era pallido per la paura di essere scoperto.
Finalmente andarono via.
Ma Fulminaccio prima di andare giurò di riacciuffare sua moglie, a costa di rivoltare il bosco come un guanto.
Elv rise.
“Ma sentitela...” disse divertito dopo aver baciato Gwen “... molto combattiva, eh?” Facendole l'occhiolino.
Fuori era ormai giorno.
Quella torre era il loro rifugio, tenendoli lontani da tutto e tutti, fuorchè da loro stessi.
“Ah, ecco...” disse Aegos con un sorriso perverso a Lys “... e sentiamo, madama...” irriverente, insolente “... quale ricompensa mi darà la vostra generosità... padrona?” Con un tono lascivo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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