Elv la lasciò fare.
Lasciando che Gwen cominciasse a sbottonargli i pantaloni.
Lui intanto continuava a sollevarle la gonna, scoprendo sempre più la gamba.
Le sue dita affusolate, la sua sua mano sicura iniziarono ad accarezzare la coscia liscia, bianca e nuda.
Carezze provocanti, intense, sempre più audaci, quasi a sfiorarle l'intimo di pizzo.
“Noto che anche le vampire indossano la biancheria intima...” disse pianissimo lui all'orecchio di lei.
Quella musica sembrava giungere dal cuore della notte.
Era lieve, delicata, ma anche malinconica.
Le sue note sibilavano tra le tendine della finestra socchiusa della stanza di Dacey.
Allora un alito di vento fresco soffio tra i vetri semiaperti, giungendo nella camera.
Quasi come fosse un richiamo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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