Un dono.
Un oggetto.
Ecco a cosa ero stata ridotta , dal mio unico e amato fratello poi!
Mi tornarono in mente le parole della zia Mildred, che io avevo bollato come nate da una zitella stanca della vita.
Diceva che il mondo era degli uomini e che a noi donne non restava che obbedire o essere emarginate.
E poi era partita con narrarmi storie di donne considerate pazze, scacciate dalla famiglia per i loro comportamenti non conformi alla società o alla morale, donne condannate , donna dimenticate, donne perdute.
Era riuscita ad ammutolirmi quel giorno ma non aveva scalfito la mia convinzione: io avrei avuto un destino diverso perché mio fratello vegliava su di me.
Ora quella convinzione, la convinzione di una ragazzina che evidentemente viveva troppo fiduciosa del prossimo, si era infranta miseramente.
“ Non sto dicendo che il barone non sia un brav’uomo ma vorrei poterlo conoscere per giudicare io stessa!”
Tentai ancora di esporre le mie ragioni ma ad ogni parola pronunciata dalla mia bocca mi pareva ci fosse solo un muro ad ascoltare.
“ Ti ringrazio fratello. Proverò a riposare, questa giornata mi ha recato fin troppe notizie e ho bisogno di dormirci sopra.
E ti chiedo di pensarci ancora una volta, la mia sorte dipende dalla tua decisione ... soprattutto permettimi di fare la conoscenza del Barone prima di accordarti con lui per... per il matrimonio.”
Gli rivolsi uno sguardo di supplica, simile a quello che utilizzavo da bambina e al quale lui non era immune.
Gli strinsi entrambe le mani mentre peroravo la mia causa e terminai il tutto con un leggero bacio sulla sua guancia.
Il modo migliore per smuovere mio fratello d’altronde non erano le maniere forti ma la dolcezza.
“ Buonanotte.”
Concedendomi dunque da lui e seguendo il servitore verso quella che era la mia stanza per la notte.
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It is saying that if you really desire something from the heart ... then the whole universe will work towards getting you that
Dacey "Karishma" Starklan
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