La vicinanza di Lys rese Icarius nervoso, agitato, facendolo arrossire per la timidezza.
La guardava e quasi sentiva ancora i sonori ceffoni della sua signora.
“Perdonatemi, madama...” disse con tono dimesso.
Altea con una torcia si avvicinò di nuovo a quell'elmo.
Ora con la luce del fuoco sembrava ancora più magico.
“Era mio...” disse ad un tratto una voce spettrale dal camminamento merlato “... un tempo mi apparteneva... come questo luogo...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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