Elv si sedette davanti a Gwen, tenendola per le mani e guardandola negli occhi.
“Capisco...” disse, per poi prendere un bel respiro “... si, sono pronto.” Annuendo.
“Eh, non mi sembrava carino arrivare subito al dunque.” Disse ridendo Aegos a Clio. “Però l'alba non è poi tanto diversa dalla notte, no?” Fissandola. “Non è più buio, ma non è neanche totalmente giorno...” facendole l'occhiolino.
Poi il suo sguardo cambiò, da irriverente e scanzonato si fece più serio, caldo e profondo.
Un attimo dopo si avvicinò prima al volto, poi alle labbra di lei e la baciò.
Un bacio improvviso, sensuale, caldo, profondo.
Icarius arrossì appena e sorrise, cercando di nascondere l'imbarazzo.
“Oh, madama, siete gentile...” disse ad Altea “... ma ahimè posso assicurarvi che non sono affatto nobile...” guardandola cogliere quella rosa che poi gli donò col suo fazzoletto profumato e firmato “... siete molto gentile... grazie, madama...” ancora imbarazzato.
Lo spioncino si aprì ed apparve Salamano.
“Eh, purtoppo Furio è finito in guai grossi, madama...” amaramente il vecchio e fedele servitore.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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