Nikolaj smise di suonare e si preparò prendendo il paletto ed il martello dal baule.
Gli rivolsi un'occhiata comprensiva ed eloquente mentre saliva.
Poi raggiunsi Tatiana, che singhiozzava, non potendo sfogare in lacrime il suo dolore a causa della nostra natura maledetta, e la strinsi forte.
"La stiamo aiutando, Tanyus'ka..." le dissi piano, dolcemente, usando quel vezzeggiativo che le piaceva tanto "Non soffrirà più adesso... Starà meglio..." accarezzandole lentamente la schiena per farla calmare.
"Mancherà tanto anche a me... Mancherà a tutti..." tenendole la mano.
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