Elv ed Ivan uscirono per andare a bruciare la bara, mentre Tatiana si sedette sconsolata sul divano.
Nikolaj si mise a suonare il violino, come spesso faceva disinteressandosi degli altri e dei loro problemi, mentre Gwen si diresse in camera di Roze.
La trovò seduta in mezzo al letto.
Era una scena agghiacciante.
Si era letteralmente strappata lembi di pelle, insozzando tutte le lenzuola.
Rideva e piangeva allo stesso tempo, provando un dolore folle.
“Gwen...” disse “... Gwen... amico mia...” ridendo fra le lacrime.
Era tutto buio, decadente, inquietante.
La falce della Luna brillava spettrale come un bagliore d'argento in un pozzo di pece senza fondo, gettando il suo alone sinistro sulla terra.
Ad un tratto Altea udì dei rumori.
Forse scricchiolii visto era molto vecchio il palazzo.
Ma poi udì dei passi dal piano superiore.