Mi fermai di scatto quando lo vidi ridere del mio modo di mangiare.
Dapprima i miei occhioni si spalancarono, fissando i suoi con un'espressione mortificata e vergognosa ma poi, la sua risata fu contagiosa e cominciai a ridere a mia volta del mio essere maldestra.
Annuii a quelle parole, lasciando che mi versasse il vino nel bicchiere, per poi finire la mia bruschetta e portare il bicchiere alla bocca, per poi bere quasi l'intero contenuto in un lungo sorso.
I miei occhi si velarono di stupore nel momento in cui sentii il sapore di quel vino scendermi in gola.
"Accidenti, è davvero squisito!" restando per un attimo a guardare il bicchiere tra le mie mani "Beh, qui ci sono vitigni ovunque, dovevo aspettarmelo!" sorridendo.
Guardai Aegos con gli occhi brillanti, chiari, limpidi, felici.
Tutto in quel momento mi appariva magico e sognante, la luna che faceva capolino dalla finestra, le dolci colline fuori, quell'atmosfera spensierata che si respirava con Aegos, quella felicità e serenità che quasi credevo perdute.
Lo guardai negli occhi, intensamente, incapace di riuscire a mettere in ordine i miei pensieri per riuscire a trasmettere quello che provavo in quel momento.
"È bellissimo qui..." sussurrai solo, alla fine, con gli occhi che dicevano tutto il resto ai suoi occhi, se solo fosse riuscito a comprendere.
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