Aegos rise di gusto nel vedere Clio mangiare in quel modo.
“Un bicchiere di vino e tutto passa.” Disse lui riempiendo i loro bicchieri. “Anche il cibo va giù in modo più bello.” Per poi brindare con lei.
La magia della sera, le dolci colline tutt'intorno, le prime stelle della sera ed il rosso di vivo di quel vino, con i bagliori degli occhi chiari di lei rendevano quell'angolo di Monsperone sognante ed incantato.
“Nessun vampiro” disse Nikolaj a Gwen “ha il potere di uscire da una bara incatenata senza rompere le catene. Neanche i maestri possono attraversare la materia.”
“Allora credi che la tomba fosse vuota?” Ivan.
“Certo.” Annuì Nikolaj.
“Che senso ha incatenare una tomba vuota?” Perplesso Elv.
I soldati a cavallo discutevano fra loro alquanto preoccupati, come se quella faccenda avesse un'importanza capitale.
Altea ascoltava tutto.
“Avrebbero dovuto ucciderlo tempo fa.” Disse uno dei militari.
“Non si può uccidere senza processo un nobile Afragolignonese.” Rispose un altro di quelli. “Si rischierebbe solo agli Afragolignonesi il pretesto per invaderci.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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