Mi ci volle un po' per riprendermi dall'osservare tutto quello che avevo intorno.
Ero come una bambina in un negozio di giocattoli, mi sembrava tutto magico, unico, i libri avevano sempre suscitato in me un fascino speciale, particolare, storie narrate, luoghi magistralmente descritti, personaggi di cui innamorarsi.
Mi guardavo intorno con gli occhi sognanti, luminosi, come persa nel mio mondo fatto di carta, rilegature e parole, fiumi di parole.
Sorrisi poi al vecchietto.
"Sto cercando un libello di un certo dottor Fagianus..." gli chiesi "Non ho molte altre informazioni, mi chiedevo se voi poteste aiutarmi..." con un tono gentile, affabile e un sorriso leggero.
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