“In verità non saprei...” disse Aegos a Clio “... solitamente vengo in città per recarmi dal maniscalco, o per comprare avena e cereali... vediamo un po', dovrà pur esserci...”
Vagarono un po' per le stradine cittadine, fino a quando videro una libreria.
Era metà pomeriggio o poco dopo ed un Sole gradevole splendeva su Chanty, con un vento tiepido a sferzare le cime degli alberi.
Gwen aprì la porta e si ritrovò davanti un uomo robusto, dai capelli chiari, il pizzetto non lungo ma accurato, gli occhi chiari e penetranti, il naso piccolo e la fronte alta.
Indossava abiti borghesi e con educazione si tolse il cappello per salutarla.
“I miei omaggi, madama.” Disse. “Sono il dottor Vanbelv.” Sorridendo con garbo.