Lui irriverente e spavaldo, io timida e sognante... eravamo così diversi, eppure sembravamo godere della reciproca compagnia.
Anche se infondo lui era un servo, non avrebbe certo potuto dirmi di no.
Ma in quel momento non mi importava, non mi importava di niente.
"Come sono fortunata ad avere uno stalliere tanto devoto!" con lo stesso tono divertito e scanzonato.
Monsperone era sempre più vicina.
"Per prima cosa devo andare in libreria, poi pensa a qualche bel posto che potresti mostrarmi..." sorridendo, con aria sognante "Non so, qualcosa di bello che ci sia da vedere in queste terre!" con gli occhi nei suoi.
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