Mi rilassavano le sue dita intrecciate nei miei capelli mentre parlavo.
Abbassai per un attimo lo sguardo, poi lo guardai.
"Era il 549, avevo vent'anni. Sentii uno strano rumore nella notte. Ci riversammo nel corridoio per vedere cosa stesse succedendo. Lo vidi lì, aveva già ucciso la servitù e mia madre e stava finendo mio padre, cercai di fuggire ma mi raggiunse. Capii che era finita, ma sentii le sue parole, distintamente e disse che ero troppo bella e che sarebbe stato un peccato per me morire o invecchiare. E mi trasformò. Fu la cosa più dolorosa e sofferta della mia vita, mai avrei immaginato una cosa simile..." risposi con voce lontana, quasi assorta "Nella Seconda Guerra dei Vampiri ho cercato di vendicare la mia famiglia, la mia vita, non ci sono riuscita, ma ora gli devo la mia felicità, perché non ti avrei conosciuto se non fossi stata ancora qui..." sorridendo adesso.
"Dicono che non faccia male se si è consenzienti... Ecco perché ho aspettato che tu accettassi, mi distruggerebbe il pensiero di farti del male... Potrebbe addirittura piacerti, chissà..." con una leggera risata.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca"
BALTASAR GRACIÁN
"Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro"
ABU MASAR, "Libri mysteriorum"
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