"Lo so bene..." fissandolo negli occhi "Ma solo chi ha la volontà e la determinazione di arrampicarsi sull'albero riuscirà a gustarle!" con il suo stesso tono malizioso ed enigmatico.
No, stavolta non avevo paura di apparire sfrontata.
Andavo fiera della mia virtù, fiera di essere diversa da quella depravata di Lys, e dunque non avrei avuto nessun timore a mostrarglielo.
Riuscii solo ad annuire a quelle parole, quando sentii le sue mani sui miei fianchi, così salde e sicure, virili e forti, che un fremito incontrollato si impossessò di me, quasi volesse confutare i miei pensieri di un attimo prima.
Arrossii violentemente, maledicendo me stessa e sperando che lui non se ne accorgesse.
La verità era che anche io sentivo quelle emozioni, anche il mio corpo aveva tremato davanti agli occhioni di Icarius, davanti al suo corpo nudo e perfetto, e ora davanti a queste mani forti, al suo sguardo irriverente, al suo modo di fare.
Ma a differenza di mia sorella sapevo controllarmi, sapevo cosa era giusto, appropriato. Lei si faceva guidare solo dall'istinto.
Sospirai pianissimo, cercando di calmare il mio corpo che si era esaltato un po' troppo per quel breve contatto.
"Sì, riprendiamo il cammino.." dissi poi, sorridendogli.
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