“Bene, capo...” disse ironico Nikolaj ad Elv “... ordini? Direttive?” Ridendo.
“No, solo buonsenso...” rispose lesto Elv “... poi starà a voi seguire ciò che dirò... dopotutto i possibili danni poi saranno a vostro carico.” Sorridendo per la replica. “Comunque, dicevo... a mio parere se il medico verrà qui per capire se le voci su questo posto sono dicerie o cose reali, allora sarà certo munito di un Crocifisso... il solo modo che abbiamo per evitare che lo mostri ai vostri sguardi è quello di anticiparlo... ossia di munire noi stessi questo palazzo di un bel Crocifisso. Magari sulla parete principale di questa sala.”
Ivan restò turbato.
“Tu sei pazzo!” Allarmato Nikolaj, per poi guardare Gwen.
Icarius si addormentò tardi e con difficoltà.
Non era facile dimenticare ciò che aveva visto.
Le due bellissime sorelle tutte nude davanti a lui.
La bruna, disinibita e provocante, la bionda, ingenua e timida.
Entrambe però belle da impazzire.
Ma soprattutto ciò che lo faceva ammattire era che anche loro l'avevano visto nudo ed incapace di nascondere del tutto l'eccitazione che le due padrone di casa avevano suscitato in lui.
Si rigirava nel letto, agitato ed eccitato, incapace di tranquillizzarsi e di addormentarsi.
Fissava il buio della camera ed immaginava scene erotiche con le due sorelle, fantasticando di giochi perversi ed immorali.
Restò così,preda di quelle provocanti perversioni, per diverse ore, ma infine riuscì ad addormentarsi.
Era nel suo letto, circondato da una leggera penombra in cui tutto appariva ambiguo ed indefinito.
Ad un tratto un'ombra prese ad animarsi, per poi avanzare verso di lui.
Era Lys, coperta da una vestaglia nera, lunga e leggera, completamente trasparente davanti in modo da mostrare ogni forma al giardiniere.
Camminava lenta sui suoi tacchi alti, sicura di sé e con un sorriso ambiguo sul volto.
Dietro di lei avanzava Clio, con indosso una lunga veste bianca.
Lys si avvicinò al letto, slacciando la vestaglia e facendola scivolare a terra ai suoi piedi.
Era completamente nuda davanti ad Icarius che la guardava folle di desiderio.
Accavallò le gambe e si tolse le scarpe.
Prima una, poi l'altra.
Allora si stese sul letto accanto al giardiniere.
La raggiunse Clio e timidamente si sbottonò la veste, fino a farla scendere sino ai piedi nudi, coricandosi poi vicino alla sorella.
Icarius le fissava incredulo, vestito solo con uno stretto pantalone di pelle marrone che a stento tratteneva la sua mascolinità al cospetto delle due sorelle.
Le due lo guardavano nude, l'una contro l'altra.
Una visione che sembrava voler portare Icarius alla follia.
“Non starmi addosso...” disse seccata Lys a Clio “... passa di là...” indicando il posto dall'altra parte del letto accanto al giardiniere.
Clio annuì, passando dall'altra parte del letto, strofinandosi nuda su Icarius e salendo a cavalcioni su di lui.
“Oh, Icarius...” lei arrossendo e restando seduta sul giardiniere “... un servitore non dovrebbe con le sue padrone, sai?” Rossa in viso e col tono ingenuo e timido, indicando l'eccitazione del giovane che avvertiva sotto di lei.
“Madama, io...” deglutendo Icarius e guardando i bei seni della bionda padrone davanti a lui, mentre Lys rideva lussuriosa.
Ad un tratto il canto del gallo ed Icarius si svegliò da quel sogno erotico sulle sue due padrone.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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