Icarius di suo già era stravolto dall'eccitazione per trovarsi davanti il corpo nudo e perfetto di Lys, ma quando poi credette di udire la voce dell'altra sorella, vedere andare via la prima e ritrovarsi poi davanti all'altra, ossia Clio, il giardiniere fu sul punto di impazzire del tutto.
Il candore di Clio, la sua timidezza mista a dolcezza ed ingenuità erano disarmanti.
Anche lei era completamente nuda davanti a lui, senza fare nulla per coprirsi.
Le due sorelle potevano gareggiare in bellezza per mille anni, senza che nessuna riuscisse a superare l'altra.
Erano entrambe bellissima, con la differenza che Lys era bruna, mentre Clio era bionda.
Lui non riuscì a resistere alla tentazione di guardarla tutta, far scivolare su quel corpo bianco ed afrodisiaco tutto il suo sguardo.
Su quei seni tondi e sodi, dai capezzoli rosati, i fianchi sinuosi, il suo sesso biondo fra le cosce strette e ben fatte, le gambe perfette, fino ai piedi nudi.
E poi ricominciare e ricominciare ancora ed ancora a guardarla.
I soldati gettarono qualche sguardo qui e là intorno a loro, ma la fitta penombra rendeva la sala poco distinguibile.
“Meglio così.” Disse uno dei militari a Gwen. “Buona giornata, madama.” Ed andarono via.
Ivan chiuse la porta.
Ma un attimo prima arrivò Tatiana.
“E' giunta una lettera poco dopo l'alba...” lei a Gwen e ad Ivan “... l'ha presa Marko quando l'ha portata un messo... reca la firma di un certo dottor Vanbelv...”