Icarius restò come imbambolato.
Cominciò a sentire caldo, nonostante fosse una notte di Aprile, avvertendo un soffuso rossore che invadeva il suo volto.
La guardava senza essere capace di dire nulla, né di distogliere lo sguardo da quel corpo nudo così ostentatamente mostrato dalla bella e disinibita Lys.
Poi la padrona di casa schioccò le dita e lui, come destatosi, annuì e si avvicinò a lei.
“Comandi, madama...” disse, cercando di non guardare più quel corpo bianco, morbido e nudo tutto davanti a lui.
I due si baciarono, assaporando l'uno le labbra dell'altra.
Un bacio caldo, appassionato, intimo.
Poi, ad un tratto, dalla nebbia arrivò un ringhio, un basso latrato.
“Ehi...” disse voltandosi di scatto Elv “... cos'è stato? Avete forse un cane nel giardino?” A Gwen.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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