La magia di Clio era riuscita a confondere il giovane giardiniere, rendendo la sua entrata in scena normale, logica e non frutto di un misterioso incantamento.
Icarius la guardò colpito dal suo candore e dalla sua dolcezza, dalla solarità del suo volto e dalla cortesia raffinata dei suoi modi.
“Icarius, madama...” disse lui ancora sorpreso “... immagino siate l'altra padrona... Stuarto me ne ha parlato... vostra sorella era qui fino ad un attimo fa...” guardò le aiuole intorno a loro “... veramente proprio vostra sorella mi ha incaricato di estirpare ogni fiore del giardino, madama...”
“Ora vediamo subito, madama...” disse l'antiquario prendendo il medaglione di Altea, per poi guardarlo con attenzione “... si, è molto antico... non è in buonissimo stato e ciò lo rende meno prezioso... tuttavia è un monile di una certa importanza, almeno nobiliare diciamo così... vedete? E' inciso il simbolo di Usciano... si tratta di una regione del regno di Afragolignone famosa per i suoi guerrieri... nobili Uscianesi giunsero qui secoli fa, arruolati nell'esercito ducale Capomazdese... dopo la sconfitta di questo molti andarono via o furono cacciati... vi sono alcuni ex possedimenti di una nobile famiglia Uscianese, appena fuori Monsperone, poi confiscata dal Maresciallo... come detto non ha un grosso valore economico, madama, visto il cattivo stato in cui si trova, ma magari potrebbe interessare qualche nobile Uscianese, ammesso ve ne siano ancora... resta tuttavia un pezzo molto interessante storicamente.” Sorridendole e restituendo il medaglione alla dama.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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