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Vecchio 13-04-2018, 16.37.52   #341
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
L'amamelide, il fiore del mistero, della magia, degli incantesimi.
Un fiore unico, raro, un fiore a cui il mio destino è legato intimamente, intrecciato a doppio filo, come se tra i suoi petali si nascondesse il segreto stesso della vita.
Ogni cosa si fermò, per un momento, come se l'incanto rubasse un istante allo scorrere irrefrenabile del tempo.
Un istante per l'incertezza, per l'incredulità, per quei momenti in cui accade così, senza preavviso, davanti a ignare comparse di questo mondo.
Sono di nuovo qui...
Inspirai a pieni polmoni l'aria intorno a me, guardandomi poi intorno per capire dove fossi, che con quella non si può mai sapere.
Vidi il giardino, il palazzo sontuoso alle mie spalle... ero a casa.
La nuova casa, per lo meno, ed era giorno, dunque se ero fortunata potevo avere un sacco di tempo per me.
Mi resi conto di avere addosso un abito incredibilmente scollacciato e inappropriato.
Quella maledetta sgualdrina guarda come va in giro vestita!
Portai una mano al petto e usai la mia magia per mutarlo in un altro, decisamente più appropriato e adatto a una fanciulla.
Sapevo di non dover usare la magia per quelle frivolezze, ma andare in giro con tutto il decolletè in mostra andava contro ogni principio morale, per non parlare della decenza e del pubblico decoro.
Ma Lys, o come diavolo si faceva chiamare, non aveva né l'una, né l'altra, né l'altro ancora.
Sospirai, come ogni volta il senso di colpa era opprimente.
Non c'era giorno che non me ne pentissi, che non facessi penitenza per quel terribile peccato. Era stata colpa mia, tutto quello era colpa mia.
Quanto tempo era passato? Quanto altro tempo della mia vita avevo perso per colpa sua? Colpa mia...
Non mi importava, avrei usato tutto il tempo che avevo a disposizione per continuare la mia ricerca, ero così vicina, così vicina a trovare il testo mancante. Dovevo correre in biblioteca e continuare i miei studi, sì, immediatamente. Non c'era nient'altro per me, nella vita, solo la disperata ricerca di un modo per cancellare quel giorno maledetto di vent'anni prima.
Era giusto così, era la giusta punizione per il mio peccato.
Solo allora mi accorsi del ragazzo che mi fissava, come imbambolato.
Oh certo, dovevo pensare anche a lui.
Lasciai che la mia mia magia lo raggiungesse, come una dolce carezza, donandogli l'eco della voce di Lys che lo congedava, e il vago rumore dei passi che annunciavano il mio arrivo.
In quell'istante mi fermai a guardarlo, era davvero bello, il ragazzo più bello che avessi mai visto, con quegli occhi azzurri che sembravano nascondere tutti i segreti del mare e del cielo che si specchia su di esso all'orizzonte.
Quando si riprese mi ritrovò lì a fissarlo con due occhi luminosi e chiari, quasi incuriositi, indagatori, come se lui si fosse immacolato lì a guardarmi senza motivo e io mi stessi chiedendo cosa fosse successo.
"Dicevo che sono bellissimi.." sorridendo, un sorriso luminoso, chiaro.
Chissà se Lys aveva già corrotto l'anima di questo ragazzo, anche se dai suoi occhi non sembrerebbe, come possono essere marci due occhi così puri?
Lo avrei scoperto presto. Era sempre così, ovunque andavamo, i servi non erano mai dalla mia parte, perchè lei li accoglieva nel suo letto indecente!
Non so quante volte ha fatto radere al suolo intere aiuole, o fatto bruciare i miei libri mentre era viva, se non avessi trovato il modo di nasconderli, probabilmente lo avrebbe fatto anche stavolta. Era il demonio in persona quell'abominio di donna, e pensare che veniva da me, da dentro di me mi lacerava perennemente l'anima.
"L'amamelide mi ha sempre affascinato, vorrei che ve ne fossero in ogni angolo del giardino, e anche sulle fioriere alle finestre, insieme ad altri fiori che sono sicura sceglierai con molta cura.." la voce era carezzevole, dolce, rassicurante, quell'ordine era dato in modo gentile, con un sorriso luminoso e lo sguardo chiaro e lucente.
"Oh, perdonami, non conosco il tuo nome..." dissi poi guardandolo nei bellissimi occhi blu.

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