Ormai albeggiava.
Il Sole rischiarava il cielo sopra Chanty ed un pallido alone filtrava tenue attraverso le tende perennemente abbassate del palazzo.
Nikolaj e Tatiana andarono via, lasciando Gwen e Marko da soli.
“Ora va meglio” disse lui “ma ho ancora la brutta sensazione di qualcosa che mi attanagli la gola...” la guardò “... neanche tu mi credi? Neanche tu credi che quell'animale sia davvero giunto all'improvviso? In che altro modo mi sarei fatto questo?”
Altea si coricò, mentre l'aurora tingeva di rasati bagliori il cielo sopra Chanty.
La mattinata trascorsa come al solito al palazzo, con Fulminaccio che ammoniva i suoi servi circa il lavoro arretrato.
Furio invece era impegnato ad aiutare suo zio Salamano nelle cucine.
Il sonno di Altea fu senza sogni e tranquillo.
La dama si svegliò verso metà mattinata, quando una governante le portò la colazione.
Il Maresciallo era ancora contrariato e rispose con un ghigno alle parole di circostanza di Lys.
Teneva stretto il mantello attorno ai fianchi per coprirsi la nudità che lo aveva tradito, anche se a causa della magia di Lys.
Ad un tratto bussarono ed un soldato entrò.
Subito restò sorpreso nel vedere così il Maresciallo.
“Avanti, razza di idiota...” disse con rabbia questi “... cosa diavolo vuoi? E smetti di fissarmi!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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