Sorrisi al messo, immaginando che avesse sentito tutto, ma non curandomi assolutamente di cosa potesse pensare.
Anzi, se avesse riferito al suo padrone delle mie grida sicuramente questo sarebbe andato a mio vantaggio. Dovevo entrare nelle grazie del maresciallo, non certo farlo innamorare, no?
Salii sulla carrozza e restai per un momento a guardare fuori.
Per quanto ci provassi, i ricordi di poco prima continuavano a tornarmi in mente, a rendere il mio corpo ancora ardente, per quanto fosse meravigliosamente appagato.
Mi piaceva quello stalliere, mi piaceva molto, dovevo ammetterlo.
Non aveva quell'aria sottomessa che in un uomo è così deprimente, sapeva obbedire agli ordini quando doveva ma anche essere forte, caparbio e decisamente irriverente. E quell'irriverenza mi mandava fuori di testa, perchè spesso il problema di usare un servo per queste questioni è che... è un servo, appunto e tende a comportarsi come tale, cosa ottima in ogni stanza della casa, ma pessima in camera da letto.
Ma Aegos si era dimostrato davvero all'altezza delle mie aspettative e dei miei bisogni, e dire che io ero curiosa di conoscere il giardiniere.
(Cosa che, peraltro, ho ancora voglia di fare!)
Mi destai da quei pensieri guardando l'uomo accanto a me e omaggiandolo con un bel sorriso, uno di quelli luminosi che lasciano immaginare sogni di ogni genere.
"Parlatemi del vostro padrone, sono appena giunta in queste terre e non ho ancora avuto modo di conoscerlo..." sorridendo.
Non vedevo l'ora di arrivare, ma ero curiosa di scoprire qualcosa di questo Maresciallo così importante.
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