Discussione: Il segno del Gufo
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Vecchio 01-04-2018, 02.41.24   #1279
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Non capivo più nulla.
Ero persa, andata, conquistata, presa, sua, folle.
Il mondo intorno a me cominciò a sparire, a farsi lontano, mentre la sua mano mi faceva impazzire in mille modi diversi, morire e rinascere ancora, godere come non mai, mi sconvolgeva oltre ogni immaginazione, violava ogni fibra del mio essere.
Non c'era nulla che non fosse suo ora, nulla di me che non gli appartenesse.
La sua oscurità aveva trovato terreno fertile in me, in noi, aveva scovato ogni anfratto, ogni angolo della mia anima per farlo suo, piantarci il suo seme e far nascere i germogli di quella perversione che nessun altro avrebbe mai potuto capire, aveva fatto suo ogni gemito, dandogli un suono particolare, nuovo, fatto solo di lui, poi si era impossessato di ogni battito del cuore, di ogni pensiero.
Tutto, tutto gli apparteneva.
Poi quelle mani, quelle mani erano così capaci, così abili, mi facevano morire solo sfiorandomi... e in quel momento non mi stavano sfiorando.
Oh no, era molto di più, era una tortura meravigliosa, un piacere così intenso da essere quasi insopportabile.
Quella mano entrava in me, violava il mio intimo facendomi perdere il nume della ragione, facendomi gridare, impazzire.
Ero così folle da non riuscire a stare in piedi, dovevo aggrapparmi a Lys e a lui stesso per poter resistere.
Ma chi voleva resistere? Io ero completamente abbandonata, il mio corpo scosso di un piacere immenso, lì tra il vapore e i gemiti delle altre, il mio diavolo mi stava trascinando all'inferno, un inferno meravigliosamente eccitante.
Quando poi mi parlò, fu troppo.
C'era qualcosa in quel suo accento che mi faceva perdere la testa.
La sua voce suadente, particolare, lontana, bastavano poche parole e io impazzivo più di quanto non stessi già facendo.
Allora spalancai gli occhi ancora di più a cercare i suoi.
"Sì, ti prego, ti prego..." supplico, sconvolta, guardandolo negli occhi.
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