Lui la guardò con i suoi occhi azzurri e deglutì.
Poi Altea lo portò sulla sua scollatura e lui, paonazzo, eccitato ed imbarazzato chiuse gli occhi e cominciò in modo goffo a baciare quei seni stretti nel vestito.
Li baciava e timidamente cominciava a leccarli.
Era terribile.
Gwen aveva visto il povero conducente decapitato dal cavaliere.
Elv però non riprendeva conoscenza.
Era infatti ferito, sanguinando da uno zigomo.
Era svenuto.
Il cavaliere cominciò ad avvicinarsi ai due giovani con la spada sguainata.
Clio fremeva tutta.
Dovette appoggiarsi con una mano su Lys accanto a lei e con l'altra sulla testa di Ordifren.
Lui non smetteva di toccarla, di giocare con le sue dita dove lei era donna.
Un gioco perverso, bagnato, lascivo, continuo.
Sentiva quelle dita entrare dove era più debole, senza difese.
Le sentiva girare, piegarsi, aprire come una chiave le porte del suo corpo.
Nel farlo la guardava.
“Si, ti pulisco io, piccola...” disse pianissimo lui con il suo accento straniero e perverso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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