Eravamo lì, ninfee oscure a giocare col nostro laghetto artificiale.
Questo adoravo di noi, in qualunque situazione ci trovassimo non perdevamo la voglia di scherzare, di giocare, di divertirci.
Ora non sapevamo come Ordifren ci avesse fatte addormentare tutte e portate in quella camera, non sapevamo quando sarebbe tornato o che ne sarebbe stato di noi.
Ci importava qualcosa? No di certo.
Eravamo lì nel bagno a giocare come se niente fosse.
Dopotutto come si può resistere alla tentazione in una vasca così grande, con oli profumati, bolle di sapone e l'eccitazione frustrata e repressa in corpo.
Cioè... loro, vale per loro.
Il mio corpo è contemporaneamente sfinito e soddisfatto come mai lo è stato in via sua, ma certo non mi tiro indietro a quel gioco sbarazzino e divertente.
Ci lanciavamo addosso l'acqua, facevamo un po' a botte in quella vasca, ci tiravamo il sapone, ridevamo spensierate.
Siamo il caos, l'ordine non fa proprio per noi.
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