Elv guidava più velocemente che poteva, cercando di evitare i fossi e rimetterci una rotta.
Il cavaliere però li incalzava, sempre più vicino.
“Tieniti forte...” disse Elv a Gwen cercando di accelerare.
Ad un tratto però l'auto sbandò e finì contro un grosso albero.
Si cappottò e poi più nulla.
Il rampollo restò di stucco e divenne paonazzo quando Altea aprì la porta e lo sorprese a spiarla.
“Ecco, io...2 disse farfugliando imbarazzatissimo.
Lei però richiuse la porta, si spogliò del tutto e si immerse nella vasca.
Lui era fuori, eccitato ma anche imbarazzato da morire.
“Cosa faccio?” Pensava. “Ho fatto una figuraccia... come un guardone... ora?” Indeciso ed intimidito.
Intanto il cellulare di Altea squillò.
Era ancora suo padre.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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