Discussione: Il segno del Gufo
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Vecchio 26-03-2018, 16.15.10   #1063
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Lo sguardo di Ordifren, sempre più acceso, carico, folle, mentre Clio, fissandolo, continuava a deliziare e tormentare la sua mascolinità con quel gioco estenuante e meraviglioso.
Lei allora sentì crescere l'eccitazione di lui a dismisura, in modo innaturale, palesando una possenza sessuale non comune.
Lo avvolse e lo imprigionò tutto nella sua bocca, cominciando a dargli piacere, godimento in modo folle.
“Si, bambina mia...” disse Ordifren in un gemito soffocato “... così...”
Le altre ragazze erano tutte intorno a lui, chi strofinandosi contro il suo corpo, chi baciandolo e chi danzando per lui.
Le sue mani allora raggiunsero ognuna di quelle ragazze, arrivando a toccarle tutte, in ogni piega di quei loro corpi accaldati ed eccitati.
Tante mani, tutte senza tabù o freni nel toccarle, nel farle godere, impazzire.
Mani che giungevano ovunque, senza vergogna.
Sui loro seni, sulle loro gambe, sulle loro natiche, sui loro sessi.
Ovunque, senza smettere mai.
In un attimo la sala echeggiò dei loro gemiti.

“Aspetta un momento...” disse Elv a Gwen apparendo contrariato “... hai un problema? E come dovrei fare per capirlo? Leggerti nel pensiero? O magari leggerti la mano?” Sarcastico. “Se non mi dici cos'hai, cosa ti turba allora mi dici come diavolo faccio a capirlo da solo?” Seccato.
Intanto l'auto continuava il suo tragitto, fino a raggiungere di nuovo il bivio della quercia dove c'erano lo spaventapasseri ed il cartello che indicava la tomba del cavaliere senza testa.

Guisgard si godette il bacio di Altea, ma poi apparve perplesso.
“Ma lui è il mio mentore, il mio maestro...” disse “... devo a lui tutto... e lui vuole che i miei diritti sull'eredità vengano riconosciuti. E' l'uomo più generoso che io conosca...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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